Salute e intelligenza artificiale: l’impatto sulle farmacie?

Il lancio di ChatGPT ha fatto parecchio scalpore nel 2023 e molti settori hanno dovuto adattarsi alla nuova situazione. Come stanno le cose nel campo della salute e della consulenza nelle farmacie? L’intelligenza artificiale mette a rischio il ruolo del personale farmaceutico sostituendo le loro conoscenze in materia di salute?

I progressi dell’intelligenza artificiale

Il modello linguistico ChatGPT basato sull’intelligenza artificiale ChatGPT ha suscitato grande interesse sin dalla sua introduzione, alla fine del 2022. Disponibile per il grande pubblico, bastano pochi clic per avviare una conversazione. Uno strumento che ha persino il potenziale di cambiare fondamentalmente la diagnostica medica.

Si tratta di un progresso tecnologico immenso. La sua integrazione nel settore della salute promette analisi dei dati dei pazienti più approfondite, costi della salute più bassi e conoscenze mediche più ampie. Tuttavia, come per ogni nuova tecnologia, presenta anche alcune difficoltà non del tutto indifferenti che occorre gestire con intelligenza per poter garantire un uso sicuro ed etico.

La sua applicazione pratica nel settore della salute richiede prudenza. La qualità delle informazioni generate attraverso questo modello allenato su grandi quantità di dati non è sempre affidabile e la loro fonte non è del tutto trasparente. Inoltre, l’algoritmo non dispone di determinate informazioni sui pazienti, quali l’età o l’anamnesi familiare, decisive per contestualizzare una diagnosi, con il rischio di fornire consigli inadeguati e potenzialmente pericolosi.

Il ruolo delle farmacie

Quale ruolo possono svolgere le farmacie per i pazienti nell’era di ChatGPT? Oltre alla distribuzione di farmaci su ricetta medica, farmaciste e farmacisti possono diagnosticare e curare immediatamente lievi disturbi o malattie frequenti, assistere i pazienti nelle loro richieste di automedicazione e valutare la necessità o meno di un consulto medico. Da qualche tempo le farmacie sono pure abilitate a dispensare su ricetta determinati medicinali nell’ambito strutturato di una consultazione in farmacia.

La farmacia offre ascolto e sostegno nella quotidianità. L’intelligenza artificiale non può sostituire una persona qualificata in ramo sanitario, che sa ascoltare e comprendere situazioni complesse e mostrare empatia verso le sofferenze vissute dai pazienti.

L’intelligenza artificiale consente progressi spettacolari che arricchiranno sempre di più le conoscenze dei pazienti in termini di salute. Tuttavia, non rinunciate ai vantaggi e alle qualità delle prestazioni delle farmacie. Oltre al fatto che le nuove tecnologiche non riescono ancora (fortunatamente) a offrirvi un sorriso nonché l’attenzione e la dedizione che meritate!