Lo studio ha raccolto e analizzato i dati di oltre 30’000 scolari provenienti da undici cantoni e quattro città.
Il dato più positivo giunge dal primo ciclo (scuola dell’infanzia, prima e seconda elementare), in cui il valore di sovrappeso e obesità è dell’11,1% (-4,7 punti rispetto al 2010). Nel secondo ciclo (le rimanenti classi di scuola elementare) il tasso è del 18,6%, contro il 19,1% del 2010, ma è in risalita rispetto al 16,5% del 2017 e al 17,4% del 2021. La tendenza è inversa nel terzo ciclo (scuole medie), per il quale il valore del 20,9% è leggermente superiore al 20,5% registrato nel 2010, ma inferiore al 21,4% del 2021.
Secondo il comunicato di Promozione Salute Svizzera, “considerando le risorse limitate destinate alla prevenzione del sovrappeso e dell’obesità in età infantile e adolescenziale e a fronte di un generale aumento del fenomeno a livello internazionale, questo risultato può essere considerato positivo”.
Differenze regionali e sociali
Si riscontra anche una notevole differenza regionale: nel primo ciclo si registrano variazioni cantonali fino a sei punti percentuali, che diventano otto al terzo ciclo. Rispetto alle misurazioni precedenti, sono invece diminuite le differenze tra città e campagna.
Altri fattori di differenziazione sono l’istruzione dei genitori e la nazionalità. I figli di genitori che non hanno completato una formazione post-obbligatoria fanno registrare una frequenza di casi di sovrappeso tre volte superiore rispetto ai figli di chi possiede un diploma terziario. Inoltre gli scolari privi di passaporto svizzero registrano un tasso di sovrappeso del 24%, mentre nel caso di cittadini elvetici si scende al 14,2%.
Promozione Salute Svizzera sottolinea infine come le differenze siano il riflesso di “correlazioni complesse, quali le competenze di salute dei genitori, le abitudini alimentari e motorie, o l’accesso alle offerte di sostegno”. Vengono pertanto caldeggiate misure di sostegno mirate.