Proteggetevi dalle zecche!

Negli ultimi anni, il numero delle malattie trasmesse dalle zecche è aumentato. Il rischio di una puntura è particolarmente elevato dalla primavera all’autunno, ossia quando si trascorre più tempo all’aria aperta.

La specie più diffusa in Svizzera è la zecca dei boschi (Ixodes ricinus). Vive soprattutto nelle foreste di latifoglie con un fitto sottobosco, ai margini del bosco e dei sentieri forestali, in particolare sull’Altipiano svizzero. La zecca, appostata sulle piante basse, aspetta un ospite a sangue caldo (umano o animale) che le passi accanto e se la porti con sé.
La zecca attraversa tre stadi di vita – larva, ninfa e animale adulto – e per passare da uno all’altro deve nutrirsi di sangue. Pungendo, la zecca inietta una sostanza anestetizzante, grazie alla quale spesso il morso non viene avvertito, ma può talvolta causare prurito. Le zecche prediligono le parti dove la pelle è più sottile, calda e umida, come la cavità interna delle ginocchia, l’inguine, le ascelle e il cuoio capelluto nei bambini.
La stagione di massima attività per le zecche va da marzo a novembre, perciò in Svizzera le malattie trasmesse dalle zecche si manifestano maggiormente tra la primavera e l’autunno. Gli inverni più miti e le estati più calde – una conseguenza dei cambiamenti climatici – aumentano le speranze di sopravvivenza delle zecche, quindi anche la diffusione delle malattie di cui sono portatrici.

Eritema migrante

La borreliosi, chiamata anche malattia di Lyme, viene trasmessa da un batterio attraverso una puntura di zecca e colpisce diversi organi (pelle, sistema nervoso, apparato locomotore, cuore). Si distinguono tre stati di sviluppo della malattia, che non devono comunque essere tutti necessariamente presenti. Solitamente inizia con un eritema migrante caratteristico.
È possibile evitare un’infezione effettuando un autocontrollo dopo ogni passeggiata nel bosco o nel sottobosco. Per una trasmissione della malattia, occorre calcolare da 12 a 24 ore. Gli antibiotici sono efficaci soprattutto nei primi stadi della malattia. I sintomi tardivi sono invece più difficili da trattare. Stando all’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), il numero dei nuovi casi di borreliosi in Svizzera si situa annualmente tra 9000 e 12000.

Meningoencefalite da zecche con lesioni talvolta permanenti

La meningoencefalite da zecche, di origine virale, può provocare meningiti ed encefaliti, con conseguenze gravi. Nel 90% dei casi, l’infezione rimane latente, solo il 10% dei casi presenta sintomi di tipo influenzale (febbre, stanchezza, mal di testa, dolori muscolari) da sette a 14 giorni dopo la puntura. Meno del 10% di questi casi sviluppa complicazioni neurologiche con lesioni talvolta irreversibili.
L’unica protezione rimane la vaccinazione. A differenza della borreliosi, il virus della meningoencefalite da zecche si trasmette purtroppo direttamente e senza tempi di attesa. Con ben 335 casi dichiarati, il 2018 è stato un anno record in Svizzera per la meningoencefalite da zecche.

Come proteggersi dalle punture di zecche

• Applicare un repellente contro le zecche sulla pelle e sui vestiti.
• Indossare abiti coprenti, attillati e chiari per identificare facilmente le zecche ed eliminarle prima che pungano.
• Rimanere sui sentieri tracciati ed evitare di avventurarsi nel sottobosco e tra l’erba alta senza proteggere la pelle e i capelli.
• Dopo ogni passeggiata nel bosco: controllare tutto il corpo per scongiurare la presenza di una zecca, in particolare l’inguine, il collo, le pieghe del ginocchio e il cuoio capelluto.

Come comportarsi in caso di puntura di zecca?

• La zecca deve essere staccata al più presto con una pinzetta a punta fine o con l’apposito strumento.
• Disinfettare bene la zona colpita (importante: questa misura non impedisce la trasmissione della malattia).
• Osservare con attenzione la pelle e assicurarsi che non compaiano entro sette giorni dalla puntura i sintomi tipici della malattia di Lyme: un cerchio bianco con un cerchio rosso esterno attorno alla puntura, febbre, sintomi influenzali, mal di testa ecc. Se si manifestano questi sintomi, consultare subito un medico!
• Una puntura di zecca (e le sue conseguenze) è riconosciuta come infortunio e le spese legate al trattamento vanno a carico dell’assicurazione infortuni.

Autore: Sophie Membrez

La farmacia consiglia

Vaccinazione in farmacia

• La vaccinazione è raccomandata in tutte le zone endemiche della meningoencefalite da zecche, poiché è l’unica protezione contro questa patologia dalle conseguenze gravi. Per una protezione completa, sono necessarie tre iniezioni. L’UFSP raccomanda un richiamo ogni dieci anni.
• In certi cantoni, oggi potete farvi vaccinare in farmacia. Facile e pratico! Chiedete informazioni nella vostra farmacia.

Un’app utilissima

Da scaricare: l’app «Zecca» fornisce cartine delle zone a rischio e informazioni sul comportamento da adottare in caso di puntura di zecca. E’ inoltre possibile annotare in un diario lo sviluppo della puntura e delle manifestazioni cutanee, per identificare eventuali sintomi della borreliosi.