Passo dopo passo verso il traguardo?

Che si tratti di perdere peso, di migliorare la propria forma fisica, di smettere di fumare, di superare un esame o di fare carriera, chi desidera raggiungere un obiettivo, oltre ai buoni propositi, ha bisogno di un piano. Con questi suggerimenti il successo è garantito!

Christian R. è stato in grado di perdere più di dieci chili in un anno. Come è riuscito a superare questa sfida? «Premetto che finora i miei sforzi in questa direzione erano tutti falliti miseramente. Ho sempre desiderato dimagrire e cercato di mettere a frutto questo proposito, ma dopo i primi fallimenti mi sono sempre arreso», ammette Christian R., capo progetto di un’azienda internazionale. «Solamente quando ho capito che per raggiungere il mio obiettivo avevo bisogno di una strategia efficace, ho iniziato a perdere chili», dichiara.

Chi desidera raggiungere un obiettivo ha bisogno di un piano.

Durante un corso di formazione continua ho sentito parlare dei cosiddetti obiettivi SMART. Il principio è frutto di George T. Doran, consulente per la pianificazione aziendale. Con il suo metodo, grazie a una chiara definizione degli obiettivi e a una migliore pianificazione, è realmente possibile raggiungere i traguardi e non mollare a metà strada. Christian R. si è quindi sentito motivato e ha iniziato a utilizzare questo know-how per il suo obiettivo personale: «Il mio obiettivo era chiaro: volevo finalmente perdere i chili in eccesso e non con una dieta ferrea, bensì praticando più attività fisica e seguendo uno schema alimentare che avrei potuto mantenere a lungo termine».

Un piano preciso

Con questa formulazione concreta, Christian R. ha posto le basi per il suo intento. Dopodiché si è trattato di impostare questo obiettivo smart, ossia specifico, misurabile, attuabile, realistico e definito nel tempo. «È stato abbastanza semplice: ho elaborato un piano e definito il mio obiettivo nel modo più chiaro possibile. Ad esempio volevo perdere un chilo ogni mese»: un traguardo parziale di facile raggiungimento, semplicemente rinunciando a 300–500 chilocalorie al giorno, ossia il cornetto al burro a metà mattina, il dessert, la birra dopo il lavoro o il vino a cena. Dopo un paio di settimane, misurando la circonferenza dell’addome e salendo sulla bilancia, Christian notò che stava lentamente perdendo peso, il che lo motivò a continuare. E più si alleggeriva, più aumentava il piacere dell’esercizio fisico e di uno stile di vita attivo. Lentamente la sua routine quotidiana cambiò: iniziò ad esempio a salire le scale per andare in ufficio o a casa, anziché prendere l’ascensore. Oppure a rientrare dal lavoro a piedi attraversando un parco nelle vicinanze e godendo dell’aria fresca anziché utilizzare l’auto e passare la serata davanti al televisore. Inoltre, si procurò una bicicletta e il fine settimana iniziò a fare magnifiche escursioni pedalando nei dintorni. Questo lo ha portato a conoscere persone affini e motivato a non mollare e a mantenere il suo nuovo peso».

Come affrontare eventuali contrattempi imprevisti

«Il raggiungimento di un obiettivo è anche una questione mentale», oggi Christian R. ne è convinto. L’importante è pianificare eventuali imprevisti sin dall’inizio. E questo implica non imporsi regole troppo rigide, che spesso vengono infrante o innescano sensi di colpa. «In caso di imprevisti, anziché arrendermi per la frustrazione e nascondere la testa sotto la sabbia, mi sono concesso delle eccezioni, coccolato e premiato, ma non con il cibo, piuttosto con un bagno rilassante o una lunga passeggiata nel bosco. Dopodiché ho continuato il mio percorso, lentamente, ma con costanza, fino a raggiungere il mio obiettivo».

Christina Bösiger

Cinque passi verso il traguardo

Il principio del metodo SMART:

  1. S sta per specifico: un obiettivo deve essere specifico, ossia definito in modo chiaro e concreto. Ad esempio: voglio perdere dieci chili in un anno.
  2. M significa misurabile: per valutare se l’obiettivo è stato raggiunto, sin dall’inizio si definiscono alcuni parametri misurabili. Ad esempio: quando la bilancia segna dieci chili in meno, l’obiettivo è stato raggiunto.
  3. A indica che l’obiettivo deve essere attuabile, ossia formulato positivamente, in modo da non perdere la motivazione lungo il percorso. Ad esempio: dimagrisco per migliorare il mio aspetto fisico.
  4. R sta per realistico: l’obiettivo deve essere raggiungibile, motivo per cui occorre prevedere il tempo necessario. Ad esempio: perdere dieci chili in un anno è fattibile.
  5. T significa definito nel tempo: per raggiungere l’obiettivo, è importante farsi un programma e attenervisi. Ad esempio: perderò dieci chili entro dodici mesi.