Dal 2019 le farmacie possono dispensare alcuni medicinali della categoria B a pazienti sprovvisti di ricetta medica. Ciò consente un approvvigionamento più semplice e veloce di medicinali essenziali.
Un gruppo interdisciplinare di esperti dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha stilato un elenco che specifica le indicazioni e i farmaci per esse autorizzati che i farmacisti possono dispensare senza prescrizione medica. Questo elenco è spesso chiamato colloquialmente « Lista B » e comprende fra l’altro farmaci per il trattamento di malattie gastrointestinali o respiratorie, dolori acuti o carenze vitaminiche e minerali. Per aumentare la sicurezza dell’approvvigionamento, ovvero per rendere più rapida e semplice la dispensazione dei farmaci soggetti a prescrizione, in determinati casi le farmacie possono dispensare medicinali senza prescrizione medica.
Questa nuova regolamentazione non significa però che i farmaci siano disponibili senza alcuna restrizione. Le farmacie devono adottare precauzioni per garantire che i farmaci vengano dispensati in modo pertinente e responsabile. Spesso questo comporta la creazione di protocolli speciali, la formazione del personale della farmacia e la tenuta di registri dei medicinali dispensati.
Il Consiglio federale determina inoltre le condizioni alle quali le farmacie possono dispensare senza ricetta medicinali utilizzati per il trattamento di malattie frequenti. Anche nel caso d’un trattamento di lunga durata, le farmacie possono dispensare medicinali senza ricetta per un periodo di un anno dalla prima prescrizione medica. Questo vale in particolare per il trattamento di malattie croniche.
La dispensazione diretta dei farmaci della «Lista B» trova applicazione in vari scenari, ad esempio nelle zone rurali con un accesso limitato all’assistenza sanitaria o quando per vari motivi non è possibile consultare un medico. L’obiettivo è la semplificazione dell’accesso ai medicinali essenziali, garantendo al contempo la sicurezza e l’utilizzo corretto.